Curare l’igiene dei propri… Dati [con Infografica]

//Curare l’igiene dei propri… Dati [con Infografica]

Curare l’igiene dei propri… Dati [con Infografica]

Ogni volta che un nuovo cliente viene da me per potenziare il proprio impianto ̶d̶e̶n̶t̶a̶l̶e̶ di marketing, nella prima fase di audit vado ad analizzare i dati storici.

Faccio le dovute radiografie e scopro che nove volte su dieci mancano le basi minime per una corretta igiene dei dati.

Tracciamenti parziali, strumenti mai rivendicati, nessuna analisi del percorso di conversione degli utenti.

Questo capita tanto con i clienti quanto con le agenzie web che necessitano di una consulenza avanzata.

Curare la pulizia quotidiana dei dati è un lavoro molto importante

e deve necessariamente venire prima (o al limite contemporaneamente) a qualsiasi azione di marketing.

Vediamo le azioni necessarie

Battezzate uno strumento (ed uno solo)

il Siwak è l’antenato dello spazzolino

da non meno di 2.000 anni, ma in alcune culture è ancora in uso, tanto che anche in occidente è stato recentemente riscoperto sull’onda della riduzione del consumo di plastica e il ritorno all’uso di prodotti naturali.

Non potete convincere facilmente un utilizzatore di Siwak ad usare un normale spazzolino e viceversa.

Si tratta di scelte spesso personali, legate alla propria formazione culturale.

Per questo motivo non è tanto importante che utilizziate Google analytics, Facebook analytics, Hubspot, Omniture o un altro sistema, ciò che importante è che ne battezziate uno e vi affidiate a quello.

Vediamo perchè:

Modelli di attribuzione diversi

Se vi ostinerete a fare confronti tra diversi strumenti ne uscirete pazzi, senza concludere niente.

Le metodologie di tracciamento e i modelli di attribuzione di Google e Facebook (ad esempio) sono molto diversi, e potreste ritrovarvi con 35 conversioni su Facebook e 2 su Google (o viceversa) per lo stesso segmento di utenti (non sono numeri a caso questi, è davvero una campagna che sto seguendo)

Scegliete lo strumento che vi pare, ma cercate di tracciare tutti i dati li dentro, i confronti tra modelli di attribuzione li farete internamente.

Allineare la timezone

il sistema universalmente conosciuto in tutto il mondo identifica i denti con i numeri da 1 a 32 a partire dal terzo molare superiore di destra procedendo verso sinistra, fino al terzo molare superiore dell’arcata sinistra.

Per chi gestisce un mercato estero avere il giusto fuso orario di riferimento, condiviso da tutti i suoi strumenti, diventa fondamentale, altrimenti scordatevi il concetto di “data” o “confronto fra date”

Il fuso orario del sistema di tracciamento deve essere allineato con quello del sito, del crm, o di qualsiasi strumento di gestione o marketing, quindi lo stesso dicasi per vari ed eventuali strumenti esterni come salesforce, mailchimp, ecc.

Fate in modo che i dati combacino tra di loro e potrete rispondere a domande tipo “cosa è successo ieri” senza diventare matti.

Filtri di analytics

Per vari motivi può capitare che un cliente sia seguito da più professionisti:

la pulizia la fa da uno perchè costa meno, il ponte lo fa dall’altro perchè è più bravo, il figlio lo manda dal terzo perchè con i bambini ci sa fare di più, ma non per l’apparecchio, quello costa troppo quindi prende ciò che passa la mutua.

Se nei vostri dati (o nei dati del vostro cliente) mettono le mani molti professionisti allora è ancora più importante tenerli puliti, quindi:

Vista filtrata

Tutti i vostri strumenti devono essere puliti dalle impurtià, disinfettati con l’autoclave

Tenete una vista di dati dove filtrate via tutte le parti coinvolte: ufficio/i del cliente, agenzie e collaboratori in remoto, specialmente per i siti con poco volume.

La cosa migliore e filtrare via l’IP della connessione ma se la cosa non fosse possibile esiste un utile plugin di chrome per disattivare analytics da un determinato broswer (in questo periodo di smart working vi può tornare molto utile).

Filtro Antispam

Attivate sempre in questa vista il filtro predefinito di analytics, e se volete fare un lavoro più pulito andate ad escludere gli hostname spam più comuni.

Qui una regex che utilizzo io (ma comunque dovrete aggiornarla ogni tanto):

button|seo|traffic|keyword|success|website|free|semalt|money|iloveitaly|price|reseller|cash|o-o-

Valuta corretta

se non l’avete ancora fatto allineate la valuta del vostro strumento con quella che utilizzate nelle piattaforme dove fate campagne pay per clic.

Vista pura

Create una ulteriore vista completamente senza filtri.

Vi salverà la vita se le regole che avete appena impostato in quella principale dovessero per sbagli eliminare qualche dato prezioso.

Segmenti per analisi retroattive

Se ereditate uno storico di dati molto sporco e volete applicare questi filtri appena descritti avete sempre i segmenti avanzati di Google analytics

Interazioni tracciate

Obiettivi

Se da piccoli avete portato l’apparecchio dovete avere tutta la refertazione sempre con voi

Altrimenti sarà molto più difficile per il nuovo dentista capire come intervenire.

Dovrà rifare esami e controlli che probabilmente erano già stati fatti, sprecando così tempo e denaro (il vostro) per arrivare a conclusioni parziali poichè se alcune cose non sono state registrate a loro tempo non si evincono più da nessuna parte.

Tracciare gli obiettivi nei vostri dati è fondamentale per capire se l’attività che intraprenderete migliorerà la vostra situazione precedente (e se si, misurare di quanto l’avrà migliorata).

Ecommerce

circa la metà degli e-commerce sui quali mi sono trovato a lavorare non tracciavano le transazioni (in nessuno strumento di analisi dati).

Della metà rimasta, una metà non aveva risolto il problema del self-referral dal dominio del metodo di pagamento (paypal, banca, ecc.), con il risultato di avere tutte le transazioni attribuite a paypal.com / referral

Inutile dire che il dato così è inutilizzabile.

Qui le istruzioni per evitarlo

Eventi

Oltre ai classici click su Email, Telefono o Download di materiali informativi può essere interessante tracciare la profondità di scroll e il tempo di permamenza

Search Console e Google MyBusiness

Se avete perso il CD con l’ortopantomografia dovete richiederla alla radiologia

Questi due strumenti oltre alle possibilità che offrono contengono una miniera di dati interessanti, che in questo blog abbiamo più volte approfondito (tipo qui).

Tuttavia se non sono stati rivendicati a loro tempo i dati storici non ci sono e bisogna cominciare da zero

Ottenete l’accesso a questi dati il prima possibile, anche se non sapete come usarli, vi torneranno utili

Controlli

Prevenire è meglio che curare

A seconda delle modalità e delle tecnologie di raccolta dati alcuni aggiornamenti possono comprometterne il funzionamento: un cambio di dominio, una modifica di un form, una nuova campagna possono rovinare i vostri dati parzialmente o completamente.

Che siano manuali o automatizzati è bene prevedere dei controlli per evitare che le cose si rompano, specialmente sulle banche dati a cui accedete meno spesso ma che alla fine dell’anno devono avere le risposte che cercate.

liberamente tratto da: moz.com

By |2020-05-26T08:24:46+02:00Maggio 26th, 2020|0 Comments

About the Author:

Dal 2008 mi occupo di comunicazione e pubblicità digitale, specializzandomi in Sem/Seo e Web Analytics. Ho pensato che era ora di aprire un blog dove esporre nella maniera più chiara possibile i miei voli pindarici sull'analisi dati web. Buona fortuna allora!

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