L’importanza di guadagnare mezza posizione su Google

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L’importanza di guadagnare mezza posizione su Google

Siamo stati abituati, giustamente, a lavorare sulle chiavi di coda lunga.

Solitamente si tratta di chiavi relativamente più facili da posizionare e che convertono meglio, seppur con volumi di ricerca più bassi (se servisse, qui un rapido ripasso).

Negli anni ho notato che tendiamo ad applicare un ragionamento dallo schema simile per i posizionamenti delle stesse chiavi, che posso sintetizzare più o meno così:

ignorare le chiavi già nei primi 2-3 posti della serp per far invece salire quelle dalla 6°-7° posizione in giù

Ecco perchè non è sempre un ragionamento valido, e perchè può essere più utile guadagnare “mezza” posizione alta che 4 basse.

Dati CTR della SERP

Utilizzo i dati della ricerca del 2017 di Ninjas

Problema: ho due query di ricerca, o due gruppi di query:

  • il primo: ha meno volumi di ricerca, è meno competitivo, ma converte meglio e lo ho già in posizione 2,5 (dato Search Console)
  • il secondo: ha più volumi e quindi ha più competizione, converte un po’ meno, poichè più generico e al momento mi trovo mediamente in 9° posizione

In numeri e variabili significa che:

1° Gruppo:

  • Volumi (mensili): 200.000
  • Tasso di conversione: 4%
  • Posizione media: 2,5
  • CTR**: ~ 8,5%
  • Visite: 17.000 (200.000 * 8,5%)
  • Conversioni: 680 (17.000 * 4%)

2° Gruppo

  • Volumi (mensili): 1.000.000
  • Tasso di conversione: 1%
  • Posizione media: 9
  • CTR**: 1,75%
  • Visite: 17.500 (1.000.000 * 1,7%)
  • Conversioni: 175 (17.500 * 1%)
**Il dato CTR (Click-through rate) mi dice, mediamente, quanti click prende il mio snippet nella posizione in cui si trova e mi permette quindi di calcolare le visite corrispondenti.
Se non volete usare il CTR medio (giusatamente: varia molto nel tempo e per le tiplogie di chiavi) potete semplicemente osservarlo nella search console per le singole query che avete posizionate, e stimarne una curva di crescita (cioè il grafico qui sopra) per il vostro mercato.

È abbastanza evidente la potenzialità inespressa del secondo gruppo Giusto?

Prima di programmare X post ed Y link sul secondo, però facciamo questi conti:

se il Primo gruppo sale di mezza posizione

  • Posizione primo gruppo: – 0,5 (da 2,5 a 2)
  • CTR: + 3%
  • Visite: + 6000
  • Conversioni: +240

se il Secondo gruppo sale di quattro posizioni

  • Posizione secondo gruppo: – 4 (da 9 a 5)
  • CTR: + 1,65%
  • Visite: + 16.500
  • Conversioni: +170

Ed ecco la tesi nel titolo di questo articolo.

I numeri li ho inventati ovviamente, ma l’idea mi viene da una case history reale:

Case Study

Quattro anni fa ho seguito la parte SEO di un sito di meteo.

Non erano tra i 2-3 player principali in italia, e si chiedevano come raggiungere le prime posizioni per parole “meteo + località”.

Dalle analisi fatte sui concorrenti, il budget a disposizione non poteva sostenere la spinta necessaria a quelle chiavi stracompetitive.

Oltre a consigliare quindi chiavi di coda più lunga, tipo “meteo + località + domani”, “meteo + località + prossimi giorni”, ecc., Webmaster Tool (questo è il suo nome all’epoca dei fatti) mi suggeriva che il sito in questione aveva fisso nelle prime 4 posizioni le seguenti chiavi:

  • “webcam + località”
  • “satellite + località”
  • “autostrade + località”

Facendo i conti di cui sopra risultò non solo che crescere con queste chiavi di 1 o 2 posizioni avrebbe portato più conversioni di quelle meteo, ma anche che l’attività SEO su questi gruppi costava meno, perchè meno competitiva.

Conclusioni

In soldoni, cerchiamo di ottenere una stima verosimile dei risultati che otterremo lavorando su un gruppo di chiavi, se non termini di conversioni almeno di visite.

Quindi decidiamo su quali gruppi di chiavi cercare di far salire (o su quali lavorare per prime tuttalpiù), in rapporto ai costi, prima di buttarci sulle chiavi nelle posizioni più basse.

By |2018-10-18T07:59:35+02:00Ottobre 18th, 2018|Tags: |0 Comments

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Dal 2008 mi occupo di comunicazione e pubblicità digitale, specializzandomi in Sem/Seo e Web Analytics. Ho pensato che era ora di aprire un blog dove esporre nella maniera più chiara possibile i miei voli pindarici sull'analisi dati web. Buona fortuna allora!

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