Tracciare la Durata Sessione Media su una Landing Page con Google Analytics

//Tracciare la Durata Sessione Media su una Landing Page con Google Analytics

Tracciare la Durata Sessione Media su una Landing Page con Google Analytics

Spesso mi capita di implementare a/b test tra due o più landing page, ed avere (soprattutto all’inizio) dati di conversione insufficienti per eleggere un vincitore.

Un parametro interessante, forse non determinante ma utile, per definire quale sia la soluzione migliore sarebbe quindi quello della durata della sessione media sulla pagina.

Tuttavia Analytics inizia a tracciare la durata della sessione solo dalla seconda pagina visulizzata.

Potete constatarlo prendendo un segmento qualsiasi con 100% di rimbalzo, e anche con tantissime sessioni vedrete la durata media sessione a 0:00:00

Come aggirare questo limite e tracciare il tempo di visualizzazione della landing?

A parte tanti strumenti javascript che seguono più in dettaglio l’utente e i movimenti della sua navigazione, vi suggerisco questa soluzione che ho trovato, rimamendo all’interno di analytics.

Si tratta di lanciare un evento ogni X secondi (diciamo per esempio X = 10) che traccia il raggiungimento della soglia di tempo.

Prendiamo ad esempio un tracciamento universal:

<script>
(function(i,s,o,g,r,a,m){i[‘GoogleAnalyticsObject’]=r;i[r]=i[r]||function(){
(i[r].q=i[r].q||[]).push(arguments)},i[r].l=1*new Date();a=s.createElement(o),
m=s.getElementsByTagName(o)[0];a.async=1;a.src=g;m.parentNode.insertBefore(a,m)
})(window,document,’script’,’//www.google-analytics.com/analytics.js’,’ga’);

ga(‘create’, ‘UA-XXXXXX-X’, ‘auto’);
ga(‘send’, ‘pageview’);
</script>

e gli aggiungiamo, subito prima di , questa riga di codice

setTimeout(“ga(‘send’, ‘event’, ‘permanenza’, ‘raggiungimento soglia’, ’10 secondi’)”,10000);

Come si può intuire, la funzione setTimeout attiva la prima istruzione dopo i millisecondi espressi nel secondo argomento, in questo caso 10.000 ( = 10 secondi ).

Allo stesso modo posso sggiungere altri timeout

setTimeout(“ga(‘send’, ‘event’, ‘permanenza’, ‘raggiungimento soglia’, ’10 secondi’)”,10000);
setTimeout(“ga(‘send’, ‘event’, ‘permanenza’, ‘raggiungimento soglia’, ’20 secondi’)”,20000);
setTimeout(“ga(‘send’, ‘event’, ‘permanenza’, ‘raggiungimento soglia’, ’30 secondi’)”,30000);
setTimeout(“ga(‘send’, ‘event’, ‘permanenza’, ‘raggiungimento soglia’, ’60 secondi’)”,60000);
setTimeout(“ga(‘send’, ‘event’, ‘permanenza’, ‘raggiungimento soglia’, ‘120 secondi’)”,120000);

in questo modo avrò diverse soglie di qualità e potrò stabilre quale landing ne raggiunge di più (e a che costo, se sto facendo campagne pay).

Di seguito tutte le versioni per i vari aggiornamenti di analytics

Tag Manager

attiviamo un nuovo attivatore di tipo Timer, con questi parametri

dopodichè creiamo l’evento, come Tag, collegato a questo attivatore, con i soliti parametri

Gtag.js

setTimeout(“gtag(‘event’, ‘raggiungimento soglia’, { ‘event_category’ : ‘permanenza’, ‘event_label’ : ’10 secondi’ });’)”,10000);

Classic Analytics

<script type=”text/javascript”>
var _gaq = _gaq || [];
_gaq.push([‘_setAccount’, ‘UA-17432208-3’]);
_gaq.push([‘_trackPageview’]);

(function() {
var ga = document.createElement(‘script’); ga.type = ‘text/javascript’; ga.async = true;
ga.src = (‘https:’ == document.location.protocol ? ‘https://ssl’ : ‘http://www’) + ‘.google-analytics.com/ga.js’;
var s = document.getElementsByTagName(‘script’)[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s);
})();

setTimeout(“_gaq.push([‘_trackEvent’, ‘permanenza’, ‘raggiungimento soglia’, ’10 secondi’])”,10000);
setTimeout(“_gaq.push([‘_trackEvent’, ‘permanenza’, ‘raggiungimento soglia’, ’20 secondi’])”,20000);
setTimeout(“_gaq.push([‘_trackEvent’, ‘permanenza’, ‘raggiungimento soglia’, ’30 secondi’])”,30000);
setTimeout(“_gaq.push([‘_trackEvent’, ‘permanenza’, ‘raggiungimento soglia’, ’60 secondi’])”,60000);
setTimeout(“_gaq.push([‘_trackEvent’, ‘permanenza’, ‘raggiungimento soglia’, ‘120 secondi’])”,120000);
</script>

Queste metriche me le ritrovo in Contenuti -> Eventi -> Principali Eventi.

Dopo averle montate potrete immediatamente fare una verifica tramite gli eventi in tempo reale.

A questo punto segmentate le due landing come pagine di destinazione e confrontate quella più “sticky”.

Ripeto, non è un dato interessante quanto le conversioni; una pagina con tempi migliori potrebbe comunque convertire di meno.

La misurazione del tempo di permanenza può però diventare il vostro parametro di qualità quando di conversioni, ahi noi, non se ne vedono

By |2018-11-15T20:31:33+02:00Maggio 8th, 2018|Tags: , |0 Comments

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Dal 2008 mi occupo di comunicazione e pubblicità digitale, specializzandomi in Sem/Seo e Web Analytics. Ho pensato che era ora di aprire un blog dove esporre nella maniera più chiara possibile i miei voli pindarici sull'analisi dati web. Buona fortuna allora!

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